ARTISTA SORPRENDENTEMENTE AFFASCINATE, BARTOLOMÉ BERMEJO FU UNO DEI PIÙ GRANDI PITTORI DELLA SPAGNA DEL QUATTROCENTO. PRESSO LA NATIONAL GALLERY DI LONDRA È CONSERVATO UNO DEI SUOI CAPOLAVORI: SAN MICHELE TRIONFA SUL DEMONIO.

Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.” (Giovanni, Apocalisse, 12,7-9)

 

LA SAINSBURY WING DELLA NATIONAL GALLERY

 

Londra è il mio luogo del cuore, una città dove mi sento a mio agio, in perfetta sintonia con tutto ciò che mi circonda. Per un certo periodo la National Gallery è diventata la mia seconda casa: vi trascorrevo almeno un paio d’ore al giorno, nutrendomi della sua immensa bellezza. Oltre ai capolavori più noti, il museo conserva delle perle rare, assai preziose per l’occhio di chi le sa apprezzare.

Una delle mie sezioni preferite è la Sainsbury Wing, edificata sulle rovine di un magazzino di mobili sul lato occidentale del complesso principale, essa ospita i dipinti più antichi dell’intera collezione: dal Medioevo fino al Rinascimento maturo, comprende le opere prodotte dall’Europa del tempo.

 

Bartolomé Bermejo, Pietà con il canonico Lluís Desplà, 1490
Bartolomé Bermejo, Pietà con il canonico Lluís Desplà, 1490

 

Si tratta di un’epoca nella quale gli uomini si spostavano molto, intessendo relazioni commerciali ma anche proficui scambi culturali. Le corti feudali, le città e la Chiesa, erano i principali committenti di un’arte che si configurava come diretta espressione del potere, spirituale o temporale che fosse.

Sono dipinti che parlano di un mondo fatto di dame e cavalieri, ma anche di santi e di dannati, dove l’attenzione per la vicenda narrata si mescola spesso allo stupore per il meraviglioso.

Un museo è un luogo dove si dovrebbe perdere la testa.” (Renzo Piano)

 

SAN MICHELE TRIOFA SUL DEMONIO DI BARTOLOMÉ BERMEJO

 

Dopo aver percorso diverse stanze della Sainsbury Wing, la maggior parte dedicate all’arte italiana, si giunge alla sala numero 63 destinata ai Paesi Bassi; qui tra i maestri fiamminghi spicca, in tutta la sua grandiosa peculiarità, la tavola di Bartolomé Bermejo San Michele trionfa sul demonio.

Il pannello, che costituisce la parte centrale di un polittico, venne realizzato dall’artista attorno al 1468 per la chiesa di san Michele di Tous, località nei pressi di Valencia.

 

 

Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, 1468
Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, 1468

 

Un raffinatissimo san Michele, bardato di tutto punto come un nobile cavaliere, troneggia sul demonio brandendo una lunga spada; inginocchiato, accanto all’imponente arcangelo, compare la figura del committente, il commerciante valenciano Antonio Juan, mentre sfoglia un libro di preghiere finemente miniato. Una raffigurazione tradizionale, assai semplice nella sua strutturazione, ma del tutto eccezionale nella resa dei dettagli, anche i più minuti.

San Michele costituisce una superba prova dell’abilità del Bermejo nel maneggiare i vari tipi di rifrazione della luce e della sua capacità nel rappresentare le più diverse superfici: dalla lucida corazza, dove compare un riflesso della città celeste, al morbido piumaggio, dalla ruvida cotta di maglia alla croccante consistenza del mantello.

Ma il soggetto che immediatamente cattura lo sguardo dello spettatore è il demonio, un essere ibrido, frutto della commistione di molteplici animali: il volto di una scimmia con denti aguzzi da pescecane, gli occhi infuocati come i capezzoli, che formano un’altra orrida faccia all’altezza dell’ombelico, la lingua serpentina, la coda di salamandra, le ali di un pipistrello e le braccia composte da serpenti che mordono zampe di gallina. Un essere mostruoso, emblema della più immonda delle bestie.

 

Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, dettaglio del demonio, 1468
Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, dettaglio del demonio, 1468

 

L’intera opera è dominata dal virtuosismo pittorico del Bermejo che incanta nella brillantezza dei cromatismi, nella resa dei riflessi sui metalli, nella trascrizione tattile dei tessuti cangianti e dei gioielli iridescenti, oltre che per la minuta resa naturalistica dello sfondo.

L’arte serviva. Aveva in primo luogo una funzione sociale, che consisteva soprattutto nell’ostentare la magnificenza e nell’accentuare l’importanza personale non dell’artista, ma del donatore. Il fatto che nell’arte sacra la magnificenza abbia lo scopo di innalzare pensieri sacri e che il donatore si metta in mostra spinto dalla devozione non cambia la sostanza.” (Johan Huizinga, “L’autunno del medioevo”, 1919)

 

BARTOLOMÉ BERMEJO, CENNI BIOGRAFICI

 

Bartolomé de Cárdenas è più comunemente noto come Bermejo, che significa rosso, molto probabilmente in riferimento ad una caratteristica fisica come i capelli rossastri o la carnagione rubiconda. Non si possiedono molte notizie della sua vita, nacque presumibilmente a Córdoba, nel sud della Spagna, attorno al 1440 e fu attivo nelle principali città del Regno d’Aragona.

Il suo stile fu profondamente influenzato dalla scuola fiamminga e alcuni critici ipotizzano un suo soggiorno nei Paesi Bassi, o quantomeno una conoscenza di prima mano dei dipinti olandesi che circolavano in Spagna, per giustificare la sua padronanza della pittura ad olio.

 

Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, dettaglio di San Michele, 1498
Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, dettaglio di San Michele, 1498

 

Si mormorava che fosse un ebreo convertito, cosa assai disdicevole nell’epoca della Reconquista della penisola iberica, ma nonostante ciò il suo catalogo si contraddistingue per opere di soggetto esclusivamente religioso, anche se trattato in modo assai insolito, ai limiti della miscredenza.

La prima documentazione scritta su un suo lavoro risale al 1468, quando Antonio Juan gli chiese di realizzare dei dipinti per la chiesa di San Michele a Tous: il pannello centrale del polittico è il nostro San Michele trionfa sul demonio, conservato alla National Gallery di Londra.

Bartolomé Bermejo si spense a Barcellona attorno al 1500. Ci ha lasciato una ventina di opere che lo consacrano come uno dei più grandi artisti nella Spagna del Quattrocento.

 

Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, dettaglio con la firma dell'artista, 1498
Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul demonio, dettaglio con la firma dell’artista, 1498