BELLO E GENIALE, ANTICONVENZIONALE E TREMENDAMENTE AFFASCINANTE, LORD SNOWDON È STATO UNO DEI PIÙ FAMOSI FOTOGRAFI INGLESI.

Si diventa fotografi solo quando non si è capaci a disegnare.” (Lord Snowdon)

 

LORD SNOWDON, LE ORIGINI

 

Lord Snowdon, al secolo Anthony Charles Robert Armstrong-Jones, nacque a Londra il 7 marzo 1930, figlio del maggiore dell’esercito Ronald Armstrong-Jones e di Anne Messel. Nel 1933 i genitori si separarono: Ronald si risposò con un’attrice, mentre Anne con il conte di Rosse, acquisendo così un titolo nobiliare e un nuovo ruolo sociale.

Il piccolo Tony, sballottato con la sorella da un genitore all’altro, crebbe avendo come unico punto fermo la tata Laura Ganner, che frequenterà per tutta la vita e sosterrà nel momento del bisogno.

A sedici anni di età contrasse la poliomielite, malattia che lo costrinse a stare sdraiato a letto per quasi un anno. Si riprese completamente, ma gli resterà una gamba più corta dell’altra, una piccola imperfezione che non ne diminuì l’appeal.

 

Lord Snowdon, Ritratto di David Bowie, 1978
Lord Snowdon, Ritratto di David Bowie, 1978

 

Frequentò Eton, il college più prestigioso del Regno Unito, per poi continuare gli studi di architettura a Cambridge. Qui si accostò alla fotografia, un interesse che lo portò ad abbandonare l’università per potersene dedicare completamente. Fin da subito si dimostrò attento alla ricerca del dato reale. Lontano dalle leziose immagini di un Cecil Beaton, alle quali il pubblico era abituato, Anthony cercò sempre di portare alla luce ciò che si celava oltre la superficie patinata delle cose.

Non sono il tipo da chiacchiere futili. Non voglio che la gente si senta a proprio agio con me. Ci vuole un po’ di distanza. Ci sono silenzi piuttosto lunghi ed angoscianti. Li adoro. Potrebbe succedere qualcosa di imprevedibile. Intendo dire che fare delle fotografie è una cosa molto brutta. È veramente crudele.” (Lord Snowdon)

 

LORD SNOWDON, IL MARITO DELLA PRINCIPESSA MARGARET

 

Lord Snowdon cominciò la sua carriera facendo foto ai matrimoni dell’aristocrazia; un lavoro per nulla in sintonia con il suo animo ribelle, ma sicuramente utile per introdurlo nella buona società. Lui che dell’etichetta si faceva beffe, che viveva in uno studio della West London, che era famoso per i suoi passaggi in taxi a scrocco, venne chiamato da Sua Maestà Elisabetta II in persona, per avere un suo ritratto. Era il 1956, e quando giunse nei giardini di Buckingham Palace era talmente emozionato da far pipì dietro agli alberi. Tra l’impertinente Tony e l’altera Regina vi fu un’intesa immediata, tanto che venne invitato a realizzare anche i ritratti ufficiali di Elisabetta e Filippo, durante il tour del Canada nel 1957.

Fu in quell’epoca che durante una festa conobbe la pecora nera della Royal Family, la bellissima principessa Margaret. Reduce da uno scandaloso fidanzamento con l’eroe della Royal Air Force Peter Townsend, Margareth tenne a lungo nascosta la loro relazione.

 

Lord Snowdonn e la principessa Margaret sul balcone di Buckingham Palace il giorno del loro matrimonio, 16 maggio 1960
Lord Snowdonn e la principessa Margaret sul balcone di Buckingham Palace il giorno del loro matrimonio, 16 maggio 1960

 

Il 6 maggio 1960, presso l’abbazia di Westminster, tra lo stupore generale, Margaret e Anthony Armstrong-Jones convolarono a nozze. Fu il primo royal wedding ad essere trasmesso in diretta tv. Lei era splendida con un ampio abito firmato Norman Hartnell e la tiara Poltimore. Ebbero due figli, David e Sarah, ma la coppia ebbe vita breve.  La dura etichetta di corte, ma soprattutto i capricci della consorte, risultarono alla fine insopportabili al nostro Tony. Fu così che, dopo anni di tradimenti e di litigi, nel 1978 si separarono, mantenendo però sempre dei rapporti improntati al rispetto reciproco. Fu il primo divorzio reale dai tempi di Enrico VIII.

 

LORD SNOWDON, L’UOMO E L’ARTISTA

 

I ritratti in studio sono per il novanta per cento il contrario della spontaneità. Quel che fa la differenza è il rimanente dieci per cento. Lì sta la chance di un’introspezione, che è del tutto imprevedibile. E Snowdon l’aspettava come un leone in agguato nell’erba. Aveva un istinto pazzesco.” (Patrick Kinmonth)

Lord Snowdon condusse un’esistenza all’insegna della libertà, una libertà di pensiero che si traduceva in uno stile di vita non convenzionale. Odiava i cliché, le imposizioni, tutto ciò che fosse precostituito e conformato, ma, sopra ogni cosa, odiava gli snob. Strano che una persona come lui fosse finita proprio tra le grinfie della tradizionalissima Casa Reale inglese, ma anche qui egli seppe portare una ventata di freschezza. Anche dopo il matrimonio con Margaret, Lord Snowdon non smise mai di lavorare: si alzava sempre alle sette di mattina e lavorava moltissimo, senza posa, sempre preso in un nuovo incredibile progetto. Due sono state le scintille che hanno dato fuoco alla sua vita: il lavoro e le donne. E di donne ne ha avute molte, prima durante e dopo Margaret, amandole tutte, nella loro inesauribile varietà.

 

 

Lord Snowdon, Lady Diana, 1991
Lord Snowdon, Lady Diana, 1991

 

Come nella vita, così nella professione era sempre alla ricerca della novità, novità di visione, di prospettiva e di tocco, per restituire la dimensione più autentica delle cose. Documentarista, reporter, fotografo di moda e perfino designer, Lord Snowdon si distinse in particolar modo nei ritratti. Divi del cinema, rock star, protagonisti della cultura e dell’aristocrazia, sono passati dinanzi al suo obiettivo spogliandosi completamente delle loro pose: nudi di fronte a loro stessi. È sua una delle foto più belle fatte a Lady Diana, uno scatto del 1991: lo shooting era terminato, la principessa si era cambiata, indossava una camicia di jeans, i capelli bagnati e l’aria sbarazzina e rilassata.

Notevole fu anche il sostegno che diede ai disabili e alle classi più disagiate. Tra le altre cose disegnò una sedia a rotelle elettrica, diede inizio ad un programma di premiazione per studenti non autosufficienti e co-progettò con Frank Newby e Cedric Price la voliera dello zoo di Londra, famosa per il suo design innovativo e la sua capacità di garantire un certo benessere agli animali.

Anthony Armstrong-Jones, nonostante la sua ascesa sociale, non scordò mai il ceto a cui apparteneva, la malattia che lo aveva colpito da giovane e tutte le difficoltà vissute, capaci di formarlo come uomo e come artista. Un uomo ed un artista che va ricordato per la sua intrinseca grandezza e non certo per essere stato il marito della principessa Margaret, un piccolo frammento della sua multiforme esistenza.

Penso che sia una grande sciocchezza parlare della fotografia come di un’arte. Si tratta veramente di un lavoro servile che fai se non sei capace di disegnare. Oggi la insegnano al Royal College of Art e ne dicono grandi cose. È l’unico corso che non capisco.” (Lord Snowdon)

Il 13 gennaio 2017, ad ottantasei anni, Lord Snowdon si spense serenamente nella sua dimora londinese.

 

Lord Snowdon nella giardino della casa di Peter Sellers, Londra, metà anni Settanta
Lord Snowdon nella giardino della casa di Peter Sellers, Londra, metà anni Settanta